Covid e Fashion Week 2020: oltre la mascherina

Il mondo è stato preso alla sprovvista dalla recente pandemia. Chi si sarebbe aspettato un contagio su scala mondiale, uno stravolgimento così repentino delle nostre vite e delle nostre routine? 

Il virus è riuscito in poco tempo a sovvertire tutto, influenzando ogni settore economico sia nel bene che nel male, e la moda non è un'eccezione.

Negozi temporaneamente chiusi, incremento esponenziale di acquisti online, paralisi delle spedizioni.

Chiusura definitiva di punti vendita, licenziamenti.

Ordini saltati, sfilate cancellate.

Calo enorme in fatturato del settore tessile-abbigliamento (italiano) che ammonta a 7-9 miliardi di euro secondo una stima di Sistema Moda Italia¹, mentre le perdite stimate per il settore del lusso mondiale salgono a 30-40 miliardi².

Il signor Giorgio Armani che ha comunque realizzato la sua sfilata PE 2021 durante la scorsa Milano Fashion Week, ma a porte chiuse e con diffusione in streaming.

Questo è quanto è successo E il futuro?

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Kozue Akimoto fotografata durente la scorsa Paris Fashion Week (via Google)

La Camera Nazionale della Moda ha dichiarato che la Milano Fashion Week di questo luglio si farà eccome, ma in diretta streaming. La prima Milano Digital Fashion Week si terrà dal 14 al 17 luglio su una nuova piattaforma digitale che oltre alla visione delle sfilate, backstage ed interviste includerà webinar e performance dal vivo³

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Alessandro Michele, art director di Gucci, ha annunciato attraverso Instagram⁴ che il suo brand sarà "seasonless", ovvero p

resenterà solo due volte l'anno decidendo da sè il come, il dove e il quando, cercando un ritmo più in linea con il suo estro creativo. Basta a etichette limitanti e rituali ammuffiti. 

A primo impatto sembra un passo più che naturale per il brand del lusso, che da quando Alessandro Michele ha preso le redini della direzione artistica nel 2015 è orientato verso un approccio fluido, universale, genderless. Ma a pensarci bene è anche un passo enorme e significativo: l'abbandono delle norme storiche del sistema moda che scandiscono l'anno in collezioni, precollezioni e cruise; imporre a buyers, stampa e addetti ai lavori il proprio calendario personale; lo stilista che si riappropria del potere di creare secondo i propri tempi.

Per il momento non si hanno informazioni dettagliate, ma al post di Instagram seguirà una conferenza stampa virtuale il prossimo lunedì. Quindi #staytuned per maggiori dettagli.

E' impossibile chiudere gli occhi davanti ai grossi cambiamenti che il Covid ha portato nella moda a livello globale, ed è possibile affermare con certezza che il mondo della moda non sarà più come lo conoscevamo fino a qualche mese fa. Questa situazione di emergenza ha avuto un enorme costo, è vero, ma ha anche aperto la strada all'innovazione. 

I'm really curious to see what's next!

References:

¹Il Covid costa al tessile-abbigliamento 6 miliardi di esportazioni, Il Corriere della Sera, 11 maggio 2020.

²Luxuy braces for 43 billion in losses as Coronavirus panic goes global, Business Of Fashion, 24 febbraio 2020.

³Gioia Giudici, La moda al tempo del Covid. Milano vara la prima Digital Fashion Week, Ansa, 8 maggio 2020.

⁴The sacred power of producing reverberations, Instagram @gucci, 24 maggio 2020.