Oggi ero in vena di acquisti. Dopo pranzo, circa verso l'una e mezza, mi sono diretta all' Ikea (VEDI nuova multinazionale svedese che produce mobili) per accompagnare mia mamma a comprare dei mobili per il suo appartamento. Fortunatamente per tutto il tragitto non ci sono state nè code nè rallentamenti perchè erano tutti al mare/a casa a mangiare/da qualche altra parte, e fortunatamente l'autostrada era sgombra. Miracolo. Dopo aver seguito svariati cartelli ← IKEA , esserci arrostite ben bene in macchina (ma esiste l'aria condizionata, direte voi! EH, NO! Vi rispondo io; in una Punto vecchio modello no!) e perse nell'intrico di vie/viuzze/rotondine all'interno del parcheggio del megastore, depositiamo la macchina una buona volta nel parcheggio al coperto (nessuno sano di mente l'avrebbe lasciata fuori con 25 gradi all'ombra) ed entriamo nel primo piano, ovvero ESPOSIZIONE. (Chi ci è già andato saprà che nel piano esposizione sono esposti i mobili, mentre nel piano terra c'è il magazzino dove si prendono i mobili da portare a casa).
Seguendo un percorso segnato da frecce (Che Dio benedica chi ha avuto questa idea!) passiamo attraverso salotti, incrociamo sedie e altri mobili dai nomi impronunciabili fino ad arrivare al reparto che ci interessava: mia mamma aveva deciso di comprare un armadio Aneboda a tutti i costi. Finalmente lo troviamo, lo osserviamo, lo valutiamo e scendiamo nella zona MAGAZZINO. Prendiamo uno di quei carrelli per mobili (senza sbarre laterali per intenderci) e ci dirigiamo verso lo scaffale 27, posto 17; troviamo ciò che ci interessava e tentiamo di metterlo nel carrello, ovviamente non riuscendoci.
Ora mi fermo un attimo per fare qualche piccola precisazione:
1. I mobili IKEA si trovano già imballati nel loro scatolone nel magazzino (e fin qui tutto ok), ma (e che MA) sono smontati e penso che qualsiasi persona, per quanto belli possano essere, una volta arrivata a casa non abbia nè il tempo nè la voglia di montarli pezzo per pezzo.
2.Una sola confezione (cioè un solo armadio) Aneboda pesava ua quintalata, e noi non ne dovevamo prendere solo una, bensì tre!
3.Per catturare un inserviente che ci aiutasse a caricarli sul carrello ce n'è voluto di tempo, intanto io mi sono divertita (come una bimba piccola, confesso) a sfrecciare a tutta birra tra gli scaffali sopra al carrello.
Giungiamo verso le 16.30 alle casse, paghiamo, ci dirigiamo con il carrello strapesante all'ascensore, raggiungiamo la macchina.
PENSATE CHE SIA TUTTO FINITO? (io e mia mamma ci speravamo!)
E invece no! Bisognava caricare tutti i pacconi! Così dopo aver tirato giù gli schienali anteriori, e quello del passeggero per creare un po' di spazio ci accingiamo a sollevare uno alla volta gli armadi. (Dio mio quanto pesavano!) Ovviamente non ci riusciamo e i magazzinieri sono tutti spariti, dileguati. Dopo una ventina di minuti passati senza riuscire a combinare niente arriva un angelo dal cielo: riusciamo a convincere un ragazzo (e che ragazzo!) ad aiutarci; i quattro e quattr'otto riesce a mettere il tutto in macchina e ci saluta con un sorriso a 32 denti. Corro felice a rimettere a posto il carrello e, nel tornare indietro, noto con orrore che dal retro della macchina è colata una sostanza verdognola che è andata a formare una piccola pozza. Mi viene un colpo. Ma è il liquido del radiatore? Si è forata la coppa dell'olio?
Richiamiamo subito il gentilissimo ragazzo che da buon esperto ci dice che non è assolutamente nè olio nè benzina, e con l'espressione di trionfo di un Sherlock Holmes ci fa notare che il liquido proviene da un contenitore che è stato schiacciato dalla pila degli armadi. Fiuuu! Rimediamo al pasticcio, ri-ringraziamo il ragazzo, chiudiamo il bagagliaio e...non si chiude la portiera! (Giuro che in quel momento mi sarei sparata.) E' tutta colpa della solita pila di armadi che sporgono troppo; fortunatamente era ricomparso un magazziniere che assieme al suo collega ci dà una mano e riusciamo a chiudere tutto, bagagliaio, sportelli e sportellini.
Verso le cinque siamo tutte e due in macchina di ritorno verso casa ma...
VI RICORDAVATE CHE IL SEDILE DEL PASSEGGERO ERA RIBALTATO?
Beh, mia mamma si è fatta tutto il viaggio (mentre guidava, oltretutto) con il naso spiaccicato sul vetro anteriore della macchina, mentre io (il sedile del passeggero era inusabile) me ne stavo bella comoda nel bagagliaio con di fianco i nostri acquisti sperando di non incrociare nessuna volante della polizia!
Il mio commento? Sono cose che si devono fare almeno una volta nella vita! :P
Un bacione♥
PS Pensateci due volte prima di andare all'IKEA!